Prima di partire per Formentera avevo una bambina modello. Dove la mettevi stava. Sorrideva con tutti, ciao ciao con la manina, 10 ore filate di sonno, divoratrice di qualsiasi pappa. Insomma finta.

La chiamavamo pallina, perché era tonda e tanto tanto buona. 

Poi ci sono state le vacanze. E ha compiuto nove mesi.

Abbiamo messo i primi due dentini, abbiamo imparato a gattonare, abbiamo iniziato a tirarci su in piedi, abbiamo scoperto di avere una voce. Da testare a ripetizione.

Ma in vacanza si sa, tutto è concesso.

Quando siamo tornati a casa abbiamo compiuto dieci mesi e abbiamo smesso di mangiare, iniziato a svegliarci la notte, a lanciare tutto in giro, a urlare come matte per attirare l’attenzione anche di ignari sconosciuti, a guardare mamma e papà con la sua faccia buffa e a spernacchiare come a prendersi gioco di noi, a mordere qualsiasi cosa ci capiti a tiro, dalla coscia della mamma al braccio di papà e abbiamo scoperto che nostra sorella ha dei capelli bellissimi e lunghissimi perfetti da tirare e strappare a mazzi.

Niente, è probabile che abbiano scambiato la mia Ludo sotto l’ombrellone e io abbia portato a casa la gemella diversa.

Altrimenti non si spiega.

Oppure forse sì, la verità è che semplicemente stiamo crescendo, e stiamo diventando grandi. E se posso confessarvi un segreto, per quando amassi la mia pallina dolce che mi ha permesso di ingranare con la vita da bis mamma senza troppi sforzi e che mi ha fatto dormire e prendermi del tempo, io adoro questa nuova piccoletta che ha il nome di mordilla. Perché è molto più simile a me e alla sua adorata sorella.

Certo amore che però se ricominci a dormire andiamo più d’accordo. 

Sere-mammadalprimosguardo