Durante il mio soggiorno in Polonia alla scoperta dell’agricolutura bio del Signor Hipp (della quale vi parlerò più avanti), abbiamo potuto fare un pit stop alla scoperta di Danzica.
Danzica (in polacco Gdańsk) è una piccola cittadina situata sulla costa meridionale del Mar Baltico, nel nord della Polonia, che conta 465.000 abitanti (che prima della guerra erano per la maggioranza tedeschi, sostituiti poi in seguito dai polacchi) e che fu rasa al suolo durante la seconda guerra mondiale per il 95% e ricostruita fedelmente successivamente.
E’ quindi una città molto giovane dal punto di vista temporale, ma non di cultura e di storia.
Inizialmente la visita della città era stata programmata a inizio blogtour ma complici una serie di imprevisti (aero in ritardo, perdita coincidenza, riprotezione assurda) abbiamo dovuto rimandare al terzo giorno in Polonia, sulla via verso casa.
Abbiamo avuto davvero poco tempo, questo va detto, visto che siamo arrivati con l’autobus attorno alle 10 e alle 14 ripartivamo dopo un pranzetto gustoso consumato in un bellissimo locale in centro città.
Quindi il tempo a nostra disposizione è stato proprio di un paio di ore, giusto il tempo per passeggiare per la Via Reale (lunga solo 500 metri, che va dalla Porta Superiore alle Porta Verde), vedere la Casa delle Torture (dove venivano torturati i prigionieri ai tempi della guerra) e la Torre di Prigionia, e la famosa fontana di Nettuno.
Noi siamo partiti proprio dalla Porta verde, siamo entrati nel Dlugi Targ (Mercato Lungo), che era un tempo il principale mercato della città, mentre oggi è il principale punto d’incontri per i turisti, affollato di ristoranti e bar, ma anche saltinbanchi e procacciatori di clienti.
Entrando si ha l’impressione di trovarsi davanti alle classiche calamite che potete trovare sui frigoriferi dei vostri amici (o in casa mia, per esempio). Tante casette colorate, che sembrano quasi finte.
Ed è sempre qui che si trovano qui quasi tutti i palazzi più importanti: c’è il Municipio con la torre più alta di Danzica (81,5 mt) che ora ospita il Museo storico della città, la Fontana di Nettuno, la Casa d’Oro e la Corte di Artù.
Come raggiungere Danzica.
Da Milano noi abbiamo preso un primo volo da Malpensa a Monaco dove ci avrebbe dovuto essere una coincidenza (poi persa) per Danzica. Il tutto con Lufthansa, ma volano anche Ryanair, Jet Air, Wizz Air e altre. Una volta arrivati all’aeroporto di Danzica Lech Walesa (GDN) troverete autobus che vi porteranno in breve tempo in centro città.
Non ho consigli sul dove dormire perché noi non abbiamo dormito a Danzica, né sul dove mangiare perché partecipando ad un blog tour credo sia abbastanza relativo, però posso dirvi cosa mangiare,
Dovete assolutamente assaggiare la Chlodnik Litewski, una zuppa fredda a basa di barbabietole e latte, con erba cipollina, cetrioli e uovo. Detta così potrebbe spaventare, soprattutto chi come me da mesi non mangiava più né uova né latticini.
Ma ragazze che bontà.
L’ho assaggiata la prima volta durante il picnic nei terreni del signor Hipp con una vista pazzesca e altrettanto freddo causato dalle nuvole che andavano e venivano e da una pazza pioggerellina, ma me ne sono innamorata al punto che il giorno seguente ho voto rimangiarla al ristorante che ci ha ospitati prima di rientrare in italia.
Buonissima! E mi sono portata a casa la ricetta, in modo da provare a proporla alle bambine, con la scusa del colore rosa/viola!
Tornando a Danzica posso dirvi che apra oggi è la captale mondiale dell’ambra, che viene venduta sia per strada che nei negozietti di città (all’interno della Prigione oggi c’è proprio il Museo dell’Ambra).
Attenzione a non farvi fregare perché spesso vi propongono ambra ed invece è plastica.
Un trucco per capire se l’ambra che abbiamo a casa è vera o meno (avete presente banalmente le collane che avete fatto indossare ai vostri bambini durante la dentizione?) è di mettere le pietre in acqua: se andranno a fondo sarà plastica. Se galleggeranno avrete vinto una vera resina.
Gli stili architettonici che si trovano a Danzica sono gotico e rinascimentale, ma non vi aspettate per esempio nella famosa chiesa della santa Vergine Maria (ritenuta la più grande e antica chiesa in mattoni al mondo, con la sua torre da cui si può godere di una magnifica vista sulla città) di ritrovare una chiesa colorata e curata nei dettagli, come le nostre.
Infatti l’abbazia fu interamente dipinta di bianco per scelta dei sovrani di allora. Questa chiesta ospita circa 20000 posti a sedere. La mia intera città, per esempio.
Mi è dispiaciuto non avere più tempo per visitare meglio la città, perché solo al mio rientro, leggendo una guida che ci hanno regalato durante la visita guidata ho potuto scoprire dei tanti luoghi di interesse che mi sono persa, come per esempio il Shakespeare Theatre, l’unico teatro nel suo genere in tutta l’Europa continentale, progettato dall’architetto italiano Renato Rizzi e capolavoro di architettura contemporanea e tecnologia, il Museo della II guerra mondiale inaugurato ad aprile 2017 e uno dei musei più innovativi d’Europa, non ché il più grande su questi terribili eventi che hanno cambiato la storia del mondo, ma anche Sopot, piccola cittadina che si affaccia sul Mar Baltico, a circa 15 km da Danzica, che avremmo dovuto vedere se solo nel nostro programma non fosse stato riorganizzato per colpa del viaggio di andata.
Insomma, ci dovrò tornare!