Ho perso il conto delle volte in cui vi ho detto che non so cucinare. E’ anche vero però che i mesi passati, trascorsi a casa, mi hanno permesso di scoprire che in verità io e la cucina non siamo poi così lontane.
Dobbiamo semplicemente conoscerci meglio.
Certo, il poco tempo gioca un ruolo dominante nella mia non passione culinaria, ma la verità è che, avendo sempre avuto io un pessimo rapporto con la bilancia e con il mio aspetto fisico, ho sempre erroneamente pensato che, le ricette sulle buone, i cibi quelli che danno soddisfazione, sono quelli che richiedono condimenti extra e calorie aggiuntive.
In poche parole, per evitare di ingrassare devo mangiare piatti light, poco conditi, con pochi grassi. E nient’altro.
E’ anche vero però che oltre alla mia pancia, devo pensare a riempire anche quella delle bambine, che sono giovani, e necessitano di crescere in maniera armoniosa e possibilmente avendo un bel rapporto con il cibo, quello che non ho mai avuto io.
Quindi ho pensato di sperimentare e di farmi aiutare da Alimentazione bambini, un sito curato da una equipe di pediatri e nutrizionisti con una sezione dedicata alle ricette sane per bambini con consigli e curiosità sugli ingredienti scritte da una nutrizionista, notando come, si possano cucinare piatti gustosi, ma anche sani, senza troppa fatica.
Questo fa sì che io possa affinare la mia tecnica ed imparare a cucinare sia piatti che mi aiutino a restare in forma, ma anche che migliorino la qualità dell’alimentazione delle mie bambine, variando e provando.
E’ vero che Lavinia e Ludovica sono due bambine longilinee, che in questo momento bruciano tante calorie e non hanno problemi di peso, però il problema dell’obesità infantile è molto diffuso e potrebbe toccare chiunque.
Basta guardarsi attorno, al mare, al parco, sui social, per vedere come tanti bimbi inizino a manifestare problemi di peso fin da piccoli.
Certo, ci possono essere cause fisiche, come una disfunzione per esempio, ma è anche vero che spesso la colpa e dell’alimentazione scorretta.

In età pediatrica la definizione di obesità/sovrappeso è più complessa che quella dell’adulto, entrano in gioco diversi fattori e diverse caratteristiche fisiche, però la mancanza di una corretta assunzione di frutta e verdura, e il consumo eccessivo di merendine e prodotti non equilibrati, può peggiorare una condizione che poi spesso è anche ereditaria.

Noi mamme spesso siamo di corsa e non è sempre facile riuscire ad arrivare ovunque, quindi spesso ci facciamo aiutare da quello che troviamo in casa, di pronto.
Ecco quindi che arrivano in nostro soccorso junk food per una merenda dell’ultimo minuto, da consumare magari nel tragitto tra l’uscita della suola all’inizio del corso di ballo, oppure magari torniamo tardi dal lavoro, i bambini hanno fame e iniziamo a dare loro qualcosa che probabilmente placherà la loro fame, ma aggiungerà calorie a quelle che già si assumono normalmente.
Tra l’altro lo sport settimanale che i bambini fanno potrebbe non essere sufficiente, quindi è importante rendersi conto di quanto, alimentazione e stile di vita siano collegati e possano fare la differenza per evitare cause e conseguenze relative all’obesità infantile.

Insomma noi mamme abbiamo una bella responsabilità. Quindi cosa possiamo fare per aiutare i nostri bambini, sia quelli longilinei che quelli in sovrappeso?
Sicuramente cercare di insegnare loro a mangiare bene, senza grandi privazioni e dinieghi, che poi a parer mio ottengono l’effetto contrario, spiegando però loro l’importanza del cibo sano e genuino, e della corretta alternanza.
Proporre loro piatti allegri e colorati, gustosi ma sani, li aiuterà ad apprezzare anche gusti diversi ed alimenti solitamente antipatici.

Anche per le merende e gli spuntini a scuola privilegiare la frutta, le verdure, pasti equilibrati e sani, che permettano di mantenere la giusta concentrazione e di non appesantirsi.
E poi aiutarli a muoversi, prediligendo le passeggiate quando è possibile, l’uso della bicicletta o qualsiasi mezzo che li aiuti a “bruciare” mentre si divertono o compiono azioni quotidiane, anche solo come l’andare a scuola.

Ma soprattutto dare l’esempio, perché sono convinta che tutto parta da lì. Se le mie figlie mi vedessero mangiare tutto il giorno schifezze e non mi vedessero fare attività fisica, forse sarebbero meno inclini a voler sperimentare e provare.
I bambini assorbono e hanno un innato spirito di emulazione, fin da piccoli.
Non dimentichiamocelo.

Sere-mammadalprimosguardo